Ha ventisette anni Elvis Malaj ed è il primo autore straniero che scrive in italiano della casa editrice romana Racconti, “Dal Tuo Terrazzo Si Vede Casa Mia” è il suo libro di esordio, uscirà il 19 ottobre e questa quindi è un’anteprima!
Elvis Malaj è nato in Albania ed è arrivato in Italia quando aveva solo quindici anni, l’ho incontrato a Padova nella deliziosa libreria Zabarella in occasione dell’edizione 2017 di La fiera delle parole; divertente, brillante, il suo accento italiano sarebbe perfetto se di tanto in tanto non lo tradissero quelle piccole insicurezze sulle doppie.
Ho letto velocemente i tredici racconti, coinvolta dal ritmo incalzante, dall’umorismo pungente di questo ragazzo che racconta l’Italia vista da chi ci è arrivato da un altro Paese. Attinge sicuramente dalla cultura albanese Elvis Malaj per lo sfondo delle storie di Dal Tuo Terrazzo Si Vede Casa Mia ma non c’è nostalgia e neppure vittimismo quando racconta episodi che finiscono per sfiorare i temi del pregiudizio e della discriminazione.
“Appena cominciava il primo, gli altri avrebbero seguito a ruota con insulti e cori razzisti (…) un gruppo di persone perbene poteva diventare una marmaglia umanoide capace di tutto (…) Avevo quasi cambiato idea, ma alla fine no, il razzismo non esiste.”
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Caratteristica di ogni racconto è il finale, Elvis Malaj, in Dal tuo terrazzo di vede casa mia, lascia il lettore sistematicamente sorpreso, gli eventi si sviluppano e… quando si pensa che si evolveranno in un certo modo ecco che … c’è il colpo di scena.
I suoi sono tutti personaggi particolari, non vincono e non perdono!
In quanto alle donne, mi sembra siano sempre molto decise.
Mi ha colpita molto un racconto: “Scarpe”, che parte con una dedica: “alla mia Albania”
“Fatmira era scalza. Camminava sul pietrisco del vialetto con noncuranza, la callosità le aveva formato una crosta sotto i piedi. Aveva gambe slanciate e asciutte da puledra, il culo era corposo ma proporzionato all’altezza (…) quanti anni aveva? (…) era troppo piccola per avere quel corpo. “
Cosa si può sacrificare per avere un paio di scarpe? Di quanto cinismo si ha bisogno per approfittare della disperazione altrui e quanto è doloroso perdere l’ingenuità fin da bambini, farsi scivolare addosso cose che in alcuni contesti sociali avrebbero il potere di distruggere una famiglia?
DAL TUO TERRAZZO SI VEDE CASA MIA – RACCONTI EDIZIONI – 2017
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